lunedì 31 gennaio 2011

ASTIGMATISMO.....

Nell'astigmatismo, diversamente da quanto accade nella miopia, nell'ipermetropia e nella presbiopia, la curvatura della cornea non è uguale in tutti i suoi punti, chiamati meridiani, ma varia, per cui la cornea non è perfettamente sferica e, perciò, il potere del diottro oculare non è lo stesso su tutti i meridiani.

Astigmatismo
C'è un astigmatismo che viene definito fisiologico, di circa 0,50 diottrie, dovuto al fatto che nel soggetto normale la curvatura della cornea sul meridiano verticale è leggermente più ampia di quella sul meridiano orizzontale. Questo astigmatismo fisiologico viene compensato da una modifica, anch'essa fisiologica, della globosità del cristallino.
Se consideriamo una sorgente luminosa i cui raggi attraversano una normale lente sferica positiva, che ha un uguale potere lungo tutti i meridiani, l'immagine che si formerà sulla retina sarà puntiforme. Quando invece le due curvature (meridiano verticale ed orizzontale) si fanno marcatamente diverse, il sistema oculare avrà due fuochi, posti su due piani diversi, ed i raggi luminosi andranno perciò a fuoco non su di un punto ma su due linee perpendicolari l'una all'altra, chiamate linee focali. Questo è l'astigmatismo.
Quindi, in un sistema che viene chiamato omocentrico, i meridiani hanno tutti lo stesso raggio di curvatura (trascurando l'astigmatismo fisiologico) ed i raggi rifratti convergono in un unico punto. In un sistema astigmatico, invece, i meridiani hanno raggi di curvatura diversi ed i raggi rifratti convergono in punti altrettanto diversi.
L'astigmatismo è detto regolare se lungo uno stesso meridiano la curvatura è sempre la stessa, irregolare se la curvatura cambia; se il meridiano più curvo è quello verticale od uno a lui molto vicino, l'astigmatismo viene detto secondo regola, se è il contrario, è dettocontro regola.
Gli astigmatismi si possono classificare in base alla posizione che le due linee focali hanno rispetto alla retina:
Astigmatismo miopico composto: entrambi i meridiani sono miopi, e quindi le due linee focali cadono davanti alla retina
Astigmatismo miopico semplice: un meridiano è emmetropie e l'altro è miope e quindi una linea focale cade sulla retina e l'altra davanti ad essa
Astigmatismo misto: i due meridiani principali sono uno miope e l'altro ipermetrope, per cui una linea focale cade davanti alla retina e l'altra dietro
Astigmatismo ipermetropico semplice: un meridiano è emmetropie e l'altro ipermetrope, per cui una linea focale cade sulla retina e l'altra dietro
Astigmatismo ipermetropico composto: entrambi i meridiani principali sono ipermetropi e le due linee focali cadono dietro la retina.
Le cause dell'astigmatismo sono legate alla deformazione della cornea od alla deformazione del cristallino.
L'accomodazione nell'astigmatico non può modificare l'entità del vizio, ma può soltanto collocare una delle due linee focali sulla retina.
I sintomi  dell'astigmatismo consistono in un calo della vista sia da lontano che da vicino. Frequente è l'associazione con l'astenopia accomodativa (cefalea, bruciori oculari, lacrimazione, annebbiamento della vista, congiuntivite, dolori oculari in seguito a lavori da vicino prolungati). Addirittura la sintomatologia non interessa tanto l'acuità visiva quanto l'insorgere delle manifestazioni facenti parte dell'astenopia accomodativi.

Correzione dell'astigmatismo

Si attua mediante l'uso di lenti cilindriche chiamate toriche, sia sotto forma di occhiali che di lenti a contatto,e che hanno la capacità di modificare il potere di uno solo dei meridiani, quello patologico, lasciando intatti tutti gli altri. È possibile anche l'uso di lenti a contatto e il trattamento chirurgico mediante laser.

LA MIOPIA....

La miopia è un vizio rifrattivo sferico in cui i raggi luminosi che provengono dall'infinito (paralleli) vengono messi a fuoco davanti alla retina, in quanto il potere rifrattivo del diottro oculare è eccessivo rispetto alla lunghezza del bulbo. Ho perciò un eccesso di convergenza (potere diottrico maggiore). I miopi, quindi, vedono bene da vicino e male da lontano.
L'entità della miopia si misura con la lente divergente, che corregge il vizio di rifrazione.
Alcuni esempi:
la messa a fuoco a 10 centimetri si riferisce ad una miopia di 10 diottrie
la messa a fuoco a 33 centimetri si riferisce ad una miopia di 3 diottrie
la messa a fuoco ad 1 metro si riferisce ad una miopia di 1 diottria.
 La miopia può essere classificata in tre stadi:
lieve, se va da 0 a 3 diottrie
moderata, se va da 3 a 6 diottrie
elevata, se è maggiore di 6 diottrie.
Le cause di miopia possono essere molteplici:
  • La forma più frequente in clinica è la miopia assile o assiale, dovuta ad una eccessiva lunghezza del bulbo oculare rispetto alla norma. Per questo il fuoco non cade sulla retina ma davanti ad essa.
  • Nella miopia da indice, invece, il globo oculare è normale, ma il potere diottrico è maggiore perché l'indice di rifrazione del cristallino è superiore alla norma. Questo avviene soprattutto nella cataratta, una  malattia che colpisce il nucleo del cristallino facendolo addensare ed aumentando così  il suo indice di rifrazione.
  • Nella miopia da cheratocono, invece, abbiamo una cornea di forma conica. Il cheratocono è una forma di degenerazione corneale in cui si ha un progressivo assottigliamento e sfiancamento della cornea che assume la forma conica con aumento della sua curvatura, che provoca la miopia. Si può avere anche irregolarità della superficie corneale che provoca l'astigmatismo. Le due possono essere presenti contemporaneamente. Per i casi avanzati di cheratocono occorre il trapianto di cornea.
  • La miopia da spasmo accomodativo è dovuta ad una curvatura della superficie anteriore del cristallino superiore alla norma.

Correzione della miopia

La correzione ottica della miopia può essere attuata in tre modi:
  • occhiali tradizionali
  • lenti a contatto
  • chirurgia corneale rifrattiva o fotocheratectomia rifrattiva.
Per gli occhiali vengono usate lenti che rendano divergenti i raggi paralleli.
Le lenti a contatto hanno lo stesso principio divergente degli occhiali; richiedono più cura ma offrono una visione più completa di tutto il campo visivo, essendo sferiche ed appoggiate direttamente sulla cornea.

Miopia

Negli ultimi anni si è molto diffuso  l'uso della chirurgia laser sulla cornea.
Come precedente descritto, la forma più frequente di miopia è  quella i cui il bulbo si presenta allungato. Non potendo logicamente agire sul bulbo, si agirà sulla cornea e si eseguirà una chirurgia laser con asportazione di strati corneali allo scopo di variare la rifrazione della cornea stesa. Si utilizza, per la correzione della miopia, un laser ad eccimeri, termine che deriva dall'Inglese e che significa dimeri eccitati ( mezzi eccitati sono dei gas nobili). Questo tipo di laser emette luce a frequenza pulsante (dell'ordine di nano secondi), di durata brevissima e di frequenza elevatissima.
Il laser esegue diverse "passate" sulla cornea ed ad ognuna di esse viene rimosso un micron di spessore, che corrisponde ad un decimo di millimetro, tenendo conto che lo spessore totale della cornea è di circa 500 micron. La quota di ablazione è in proporzione all'entità del difetto; per esempio, per una miopia di 3 diottire si asportano 30 micron di cornea. L'effetto finale che si ottiene è una riduzione della superficie corneale con un suo "appiattimento", di modo che i raggi luminosi, se nella miopia vengono messi a fuoco davanti alla retina, dopo l'intervento vengano rifratti di meno e possano cadere più lontano, direttamente sulla retina stessa..
La chirurgia con laser ad eccimeri non è rischiosa, ma in ogni caso non può essere applicata a tutti i soggetti. È bene aspettare che i pazienti da sottoporre all'intervento abbiano almeno 20-21 anni ed una miopia stabile, che cioè non continua a peggiorare, da almeno 2 anni. L'intervento è indicato soprattutto nei pazienti che presentano intolleranza alle lenti a contatto o che, psicologicamente, non sopportano gli occhiali.
Le controindicazioni alla chirurgia laser sono:
  • Il diabete
  • Le malattie del tessuto connettivo (connettiviti) come l'artrite reumatoide e lasindrome di Syogren. Questo perché la cornea è fatta anche di tessuto connettivo.
  • I cheloidi (spesse cicatrici causate dall'eccessiva crescita di tessuto fibroso).
  • Le terapie ormonali: alcuni ormoni, anche quelli contenuti nella pillola anticoncezionale, possono far trattenere i liquidi. In questi casi, lo spessore della cornea risulta aumentato e dunque si rischia di asportarne una quantità eccessiva. Oppure, sempre gli ormoni, possono provocare una riduzione delle secrezioni lacrimali e quindi mettere a rischio il paziente di sviluppare gravi infezioni oculari dopo l'intervento, perché viene meno la funzione di lubrificazione e di protezione della cornea ad opera delle lacrime.
  • Alcuni farmaci, soprattutto gli antidepressivi moderni, perché possono causare opacità corneali.

venerdì 28 gennaio 2011

IL GLAUCOMA.....


COSA E' IL GLAUCOMA


Con il termine "glaucoma" viene identificato un gruppo di malattie oculari che gradualmente portano alla perdita della vista a causa del danno irreversibile al nervo ottico, il nervo che trasmette le immagini al cervello.

Di solito il glaucoma colpisce entrambi gli occhi e non è accompagnato da sintomi quindi, se non viene diagnosticato e trattato in tempo conduce, silenziosamente cioè senza che chi ne è affetto se ne accorga, alla perdita della vista. Per questo il glaucoma è spesso chiamato "ladro silenzioso della vista".

LE CAUSE


Spesso il glaucoma è accompagnato da un aumento della pressione interna dell'occhio (PIO) che è la causa principale di danneggiamento del nervo ottico. La PIO serve a dare consistenza e forma all'occhio e, normalmente, varia da 8 a 21 mmHg (millimetri di mercurio). Se la pressione diviene troppo alta danneggia le delicatissime fibre del nervo ottico.



LA SUA DIFFUSIONE


Il glaucoma è una delle principali cause di cecità nel mondo. Si stima vi siano circa 6 milioni di ciechi nel mondo colpiti dal glaucoma. Vi sono certamente milioni di soggetti con quadri meno gravi della malattia anche se comunque invalidanti. Con questa grave patologia oculare convivono attualmente oltre 550.000 italiani. Si prevede un incremento del 33% della prevalenza di questa malattia a causa del progressivo invecchiamento della popolazione. 


I FATTORI DI RISCHIO


Il glaucoma è definito "il ladro silenzioso della vista" poiché anche quando la pressione oculare sale e distrugge il nervo ottico non ci sono sintomi ed il paziente continua a vedere bene. La diagnosi precoce del glaucoma è estremamente importante in quanto questa malattia può essere trattata con maggiore successo quando diagnosticata precocemente. Pertanto è molto importante conoscere i fattori di rischio per il glaucoma e sottoporsi periodicamente ad una visita dal medico oculista. 

I principali fattori di rischio sono:
  • età superiore a 45 anni
  • familiarità, soprattutto di primo grado, con soggetti glaucomatosi
  • diabete
  • miopia elevata
  • episodi di aumento della pressione oculare
  • storia di traumi oculari




I VARI TIPI DI GLAUCOMA


Sotto il termine glaucoma vengono raccolte diverse malattie oculari.
La prima e più importante distinzione deve essere fatta tra le forme di glaucoma ad angolo aperto e le forme di glaucoma ad angolo chiuso.I glaucomi ad angolo aperto sono i glaucomi cronici.
 I glaucomi cronici, di solito, colpiscono entrambi gli occhi anche se in uno dei due occhi possono        progredire più rapidamente. Fanno eccezione i glaucomi cronici secondari a traumi o ad interventi di chirurgia oculare o a manifestazioni infiammatorie dell'iride o del corpo ciliare che possono interessare solo uno dei due occhi. Le forme di glaucoma cronico più diffuse sono:
  • glaucoma cronico ad angolo aperto: è la forma più diffusa di glaucoma e la sua frequenza aumenta con l'età poiché il sistema di scarico dell'umore acqueo con l'età diviene meno efficiente e la pressione interna dell'occhio aumenta senza dare sintomi
  • glaucoma a pressione normale: è una variante caratterizzata da una riduzione della perfusione sanguigna del nervo ottico a cui consegue una perdita del campo visivo nonostante una pressione interna dell'occhio normale; questo glaucoma può essere diagnosticato solo attraverso particolari indagini specialistiche
  • glaucoma congenito: è una forma ereditaria di glaucoma ad angolo aperto relativamente rara, dovuta ad un inadeguato sviluppo delle strutture di scarico dell'umore acqueo con conseguente aumento della pressione oculare; la diagnosi precoce ed il trattamento sono essenziali per preservare questi giovanissimi pazienti dalla perdita della vista
  • glaucoma pigmentario: è più frequente nei giovani miopi dove per ragioni ancora sconosciute granuli di pigmento si staccano dall'iride e vanno ad ostruire le strutture di scarico dell'umore acqueo con aumento della pressione interna dell'occhio e danneggiamento del campo visivo
  • glaucoma esfoliativo: è una forma di glaucoma causata da una malattia sistemica che produce depositi di materiale squamoso in molti organi compreso anche l'occhio; questo materiale ostruisce lo scarico dell'umore acqueo con conseguente aumento della pressione oculare e danneggiamento del nervo ottico.      I glaucomi ad angolo chiuso sono glaucomi acuti.Il glaucoma acuto, è una forma di glaucoma completamente diversa dalle precedenti, essendo caratterizzata da un forte ed improvviso aumento della pressione interna dell'occhio (che nel giro di pochi minuti passa da valori assolutamente normali a valori molto alti, talora superiori a 60 mmHg), associato a fortissimo dolore oculare, arrossamento oculare, calo della visione e, spesso, sintomatologia non oculare quale dolore addominale e vomito. Il glaucoma acuto rappresenta una vera e propria emergenza oftalmica che necessita di visita specialistica presso un Pronto Soccorso ospedaliero. Questa forma è comunemente definita "ad angolo chiuso". Gli occhi piccoli, con ipermetropia e con una camera anteriore poco profonda sono più predisposti a questa forma di glaucoma. Gli occhi predisposti possono facilmente essere individuati dal medico oculista, che può attuare una trattamento laser di perforazione dell'iride (iridotomia) preventivo dell'evento acuto. Per esemplificare al massimo il concetto, è come se l'iride fosse una vela spinnaker e la pressione oculare la velocità con cui corre la barca: lacerando la vela, la barca si ferma. In questi occhi alcune circostanze possono scatenare la crisi acuta: uso di sostanze che determinano la dilatazione della pupilla - queste sostanze possono trovarsi anche in colliri decongestionanti di libera vendita ora anche nei supermercati-; dilatazione spontanea della pupilla quando ci si trova in ambienti poco illuminati. Solitamente la crisi acuta si verifica in un solo occhio. Appena possibile è necessario procedere ad una iridotomia laser per far riprendere il normale scarico dell'umore acqueo. L'iridotomia laser viene fatta a scopo preventivo anche nell'occhio che non ha avuto la crisi acuta.

Cornea


La cornea rappresenta il segmento anteriore della tonaca fibrosa della quale costituisce circa 1/6. Ha un raggio di curvatura più piccolo della sclera, e sporge in avanti (come se fosse il vetro di un orologio).
La cornea è una lamina trasparente, incolore e sprovvista di vasi. Il margine perimetrale o lembo corneale, limbus, è in continuazione con il margine sclerale e si presenta tagliato a sbieco, a spese della faccia anteriore.
Faccia anteriore
E’ convessa, libera e bagnata dalle lacrime, a contatto con il mondo esterno, a palpebre aperte; a palpebre chiuse con la congiuntiva palpebrale.
Ha una forma ellittica a grande asse orizzontale, misura infatti 12 mm contro gli 11 di quello verticale. Ha un raggio di curvatura maggiore di quello della superficie interna risultando così meno convessa.
Faccia posteriore
E’ concava, è a contatto con l’umore acqueo, delimita in avanti la camera anteriore. E’ più estesa e più fortemente incurvata della superficie anteriore.
Misure
Lo spessore della cornea è variabile:
•    massimo in prossimità del margine sclero-corneale, dove è più spessa della sclera e misura circa mm 1,1
•    minimo verso il centro nel cui punto di massima sporgenza è di circa 0,8 mm.
Larghezza: l’asse trasversale è più lungo di circa 1 mm di quello longitudinale (12 mm contro 11) dando alla cornea la forma di un ellissi.
Raggio di curvatura: sulla superficie anteriore è di circa 7,75 mm, sulla superficie posteriore di circa 6,8 mm.
Indice di rifrazione: 1,37.

OCCHIO SECCO



L’occhio secco è un disturbo dovuto alla scarsa produzione di lacrime(ipolacrimia): le ghiandole, per un’atrofia parziale o totale o per alterazioni spesso su base ormonale, non producono più a sufficienza liquido lacrimale e l’occhio diventa, quindi, più o meno secco. Talvolta invece è il sistema di scarico ad essere troppo attivo.Tutto ciò causa un maggiore traumatismo dovuto al continuo movimento delle palpebre sulla superficie oculare ad ogni ammiccamento ed una insufficiente detersione della stessa da corpi estranei o germi. Inoltre, vengono a mancare anticorpi e lisozima, componenti delle lacrime ad alto potere battericida: il rischio di contrarre infezioni, anche da germi comunemente innocui, diventa quindi assai elevato.

 Quali sono i sintomi dell’occhio secco?

I sintomi più comuni dovuti alla sindrome da occhio secco sono i bruciore, la sensazione di corpo estraneo nell’ occhio, la difficoltà nell’apertura della palpebra al risveglio e, nei casi più gravi, il dolore e l’annebbiamento visivo.Tutti questi disturbi aumentano in ambienti secchi, ventosi o dove sono in funzione impianti di riscaldamento o di condizionamento. Talvolta, i pazienti affetti da ipolacrimia lacrimano copiosamente(soprattutto in presenza di cheratite, danno alla superficie corneale): il liquido lacrimale è però molto acquoso, contiene poche componenti mucose ed evapora velocemente lasciando la cornea esposta all' azione di agenti esterni.Molte persone affette da sindrome dell’occhio secco soffrono anche di disturbi alla gola e al seno paranasale: congestione nasale o sinusite, tosse cronica, raffreddori frequenti, allergie stagionali, congestione al centro dell’orecchio, mal di testa.


Cause dell’occhio secco.

Età avanzata. La produzione di lacrime diminuisce con l’avanzamento dell’età per la progressiva atrofizzazione delle ghiandole lacrimali. La riduzione nella produzione basale, continua e costante, di lacrime e la conseguente irritazione degli occhi provoca spesso una eccessiva produzione di lacrime di riflesso.
Sesso femminile. Nelle donne tra i 40 e i 60 anni di età, probabilmente a causa dei nuovi equilibri ormonali indotti dalla menopausa, le ghiandole lacrimali vanno incontro ad una progressiva atrofia della loro porzione secernente.
Ambiente. Altitudini elevate, condizioni atmosferiche soleggiate, secche o ventose, ambienti in cui sono in funzione impianti di riscaldamento o di condizionamento dell’aria provocano un aumento dell’evaporazione delle lacrime, riducendo così la lubrificazione degli occhi.
Lenti a contatto. Il loro uso può aumentare notevolmente l’evaporazione delle lacrime, causando irritazioni ed infezioni. Sovente le soluzioni disinfettanti o lubrificanti per le lenti corneali possono indurre un’alterazione della componente ghiandolare lacrimale con alterazioni della produzione di lacrime. Se l’occhio è poco lubrificato, inoltre, la lente tende ad aderire alla cornea provocando danni in alcuni casi anche gravi ( abrasioni, cheratiti).
Farmaci. Alcuni farmaci (ormoni, immunosoppressori, decongestionanti, antistaminici, diuretici, antidepressivi, betabloccanti, farmaci per le malattie cardiache e per il trattamento delle ulcere) possono inibire la produzione di lacrime lubrificanti.

Consigli utili per chi soffre di occhio secco

Le sindromi da occhio secco sono estremamente varie per origine, quadro clinico e gravità; conseguentemente l’approccio terapeutico è decisamente complesso. E’ importante comunque che il paziente beva molti liquidi, curi adeguatamente l’igiene del bordo palpebrale e mantenga un’adeguata umidità degli ambienti in cui vive, soprattutto se questi sono asciutti, riscaldati o ventilati (gli impianti di condizionamento deumidificano troppo l’aria e creano un’eccessiva ventilazione); durante l’inverno è, quindi, opportuno che i radiatori siano sempre muniti di contenitori d’acqua (in commercio esistono appositi apparecchi per l’umidificazione degli ambienti).
Infine è importante un buon ammiccamento; in molti pazienti esso può essere raro o incompleto: non bisogna dimenticare che si può imparare ad ammiccare regolarmente e frequentemente.

giovedì 27 gennaio 2011

PRESBIOPIA...

Cos'è esattamente la presbiopia?
Dopo i 40/45 anni, in genere, la capacità di mettere bene a fuoco a poca distanza diminuisce. Leggere diventa sempre più difficile. La ragione si trova nel fatto che con il passare degli anni, la lente naturale degli occhi perde la sua elasticità e più difficilmente la sua forma cambia per rendere possibile la messa a fuoco di oggetti vicini. Gli occhi hanno così bisogno di un supporto visivo e la soluzione migliore è rappresentata dalle lenti progressive.

Cos'è esattamente una lente progressiva?
Una lente progressiva è la soluzione più moderna utilizzata oggi per correggere la presbiopia. E' in grado di consentire una visione nitida a tutte le distanze - vicino,intermedio e lontano - senza dover passare da un occhiale all'altro o essere costretti a togliere e mettere continuamente l'occhiale. I diversi poteri correttivi sono fusi in un'unica lente in modo omogeneo e senza mostrare alcuna linea di divisione.

Quali differenze ci possono essere tra una lente progressiva e un'altra?
Per una legge della fisica, la qualità della visione diminuisce nell'area periferica nel campo visivo del vicino e dell'intermedio. Maggiore è la qualità della lente progressiva scelta, minori sono le aree di aberrazione laterale. Questo consente un campo visivo più ampio e una visione più confortevole.


Se vuoi scoprire qual è la lente adatta a te, ti aspettiamo al laboratorio Vivoli.

mercoledì 26 gennaio 2011

MANGIARE PER GLI OCCHI...

Un' alimentazione equilibrata svolge un ruolo importante non solo per mantenere il corpo in buona salute, ma anche per fornire all'organismo tutti i nutrienti di cui ha bisogno per il suo funzionamento. L'occhio è un organo di estrema importanza  e per lavorare sempre al meglio delle sue possibilità anch'esso come ogni altra struttura dell'organismo, e forse più di ogni altra, ha bisogno di ricevere i giusti nutrienti nella dose corretta. Per difendere l'occhio dobbiamo alimentarci correttamente. L'uomo dell'epoca moderna chiede veramente tanto al proprio organo della vista: oggi fin dall'età scolare giochi e insegnamenti interattivi, dispositivi di illuminazione di ogni tipo, sistemi informatici, televisore, cellulare e quant'altro sottopongono l'organo di senso più importante a un carico applicativo enorme. Purtroppo la dieta degli italiani non è sempre molto mediterranea perchè si tende a mangiare troppa carne e poca frutta e verdura.
Siamo appena arrivati.... dateci qualche giorno e potrete leggere tutte le novità, le curiosità, potrete vedere i nostri occhiali da vista e da sole, le immagini del nostro showroom e del nostro laboratorio....e lasciare i vostri commenti.....stiamo arrivandoo